Poems
Marcella chirico
Sulle onde del vento
Prefazione di Fabrizio Bellanca
Marcella Chirico è una piacevole sorpresa per il mondo della letteratura, non certo per il mondo dell’arte. Pittrice e illustratrice di grandissimo talento, allieva del maestro Franco Gentilini all’Accademia di Belle Arti a Roma, ha insegnato per anni Disegno e Storia dell’Arte agli allievi delle scuole medie a Como, città in cui vive dal 1974. “Sulle onde del vento” è la sua prima, interessantissima raccolta di poesie. Il suo stile è fin da subito manifesto e passa attraverso metri e versi liberi. Le parole di Marcella sono quelle
della vita quotidiana, semplici, comuni, concrete: le stesse un po’ grigie, un po’ usurate, che ricorrono ogni giorno nella
nostra vita di relazione, nella normale comunicazione con gli altri. Ed è, forse, proprio per questa loro ordinaria conformità che risultano così aguzze, così affilate ed efficaci alla lettura. La Chirico non crede alla poesia intesa come atto d’improbabile riparazione né ascensione: essa ha piuttosto il valore di nutrimento in cui far confluire speranze
e disperanze, pensamenti e ripensamenti.
Nostalgia
Vorrei tornare in quella casa disabitata
dove ora il vento spinge sui vetri impolverati
e piange il suo lamento tra le persiane scolorite.
Svegliarmi, come allora, in quelle antiche albe
dove il sole era oro che accecava lo sguardo.
Rivivere le serate dai lunghi insanguinati tramonti
che sfumavano nei viola all’orizzonte.
Nelle notti d’agosto si udivano,
da remote lontananze, le note di serenate
che arrivavano dall’oscurità affievolite
sulle onde del vento, riempiendo l’aria
di una dolce struggente malinconia.
Si accendevano i sogni di una gioventù felice,
quando tutto sembrava magico
e le speranze erano certezze
di un fantastico futuro…
poi deluso dal trascorrere del tempo.
Oggi non c’è più nessuno che apra la porta
e le finestre sono sbarrate
a imprigionare il silenzio.
Marcella Chirico ®2014
Poesia 1a classificata al concorso Vicolo Poldo – Schignano (CO)
Passato
Il passato non si estingue
con il trascorrere di mesi, anni…
Implacabile si ripresenta puntuale
sostando sulla soglia della nostra mente.
Basta un attimo di distrazione e appare…
indiscreto, senza pietà!
Nelle notti insonni è davanti a noi silenzioso
ma presente con il suo bagaglio d’immagini
che srotola come una pellicola cinematografica.
La sua valigia trabocca di giorni, ore,
attimi di amari ricordi che avevamo sepolto…
nel più profondo dei baratri mentali!
Marcella Chirico ®2016
La madre
La vita è una madre che ti accoglie
in quell’attimo accecante come un lampo
e ti amerà subito
quando in quel primo pianto sentirà
un’orchestra assordante di arpe e violini
in un immenso anfiteatro sotto la luna.
In quell’attimo si snoderà
la pellicola della tua vita
dalla mano del destino:
sarà una dolce carezza
o un pugno che ti abbatterà al suolo.
Marcella Chirico ®2015
Poesia selezionata per il Premio Città di Como 2015
Ragnatela
Il ragno dei sogni tesse la sua tela notturna
con fili rubati ai bozzoli di seta
e ricama sulle tue palpebre
come un abile sarto,
ogni notte,
un capitolo della tua storia.
Su questo diafano tessuto s’imprime il sogno
con le sue fantasticherie illusionistiche.
Si snoda la matassa delle immagini che sfilano,
una ad una,
davanti ai tuoi occhi chiusi.
Ti porta con sé in quell’irreale mondo di fantasia
nella notte misteriosa che si accende di stelle,
come candeline alla festa di compleanno.
E tu sei lì,
immobile,
lento il respiro,
il cuore martella ritmicamente,
placato dalle ansie del giorno.
Sonno ristoratore,
come un’apnea della vita sospesa fino a domani,
in quel silenzio irreale di morte apparente.
Marcella Chirico ®2015
Alba
Dura poco l’alba
quando il sole scioglie i suoi raggi
come capelli d’oro,
scagliandoli all’orizzonte sul mare
che brucia di rosso fuoco ardente.
Uomini della metropoli, orfani della bellezza,
non vedranno mai il fuoco acceso
in quell’angolo rosseggiante del cielo,
come un camino scoppiettante
di braci infuocate,
che si annullano lontano…
Marcella Chirico ®2016
Periferia
Ho scritto il tuo nome sui graffiti sbiaditi,
vicino alla stazione dei tram di periferia
che arrivano sferragliando
e poi ripartono con un ritmo stridente
come un pianto uguale da sempre.
È come un vecchio stornello
che dalle rotaie sale sui muri anneriti dal tempo,
come sopra un vecchio pentagramma.
Si chiudono le finestre delle antiche case
alle prime ombre della sera che avanza in silenzio
e già si accendono i vecchi lampioni arrugginiti.
Cara periferia, sei rimasta immutata da allora,
con la piazzetta
e la panchina verde, sbiadita dal tempo,
e l’unico vecchio pino senza più ombra
che si rifletta sulle pietre sconnesse del selciato!
Rimarrai sempre nei miei pensieri…
Marcella Chirico ®2014
Arcobaleno
Ponte iridescente tra terra e cielo,
opera d‘arte che la natura ha creato
per la bellezza e i nostri sogni,
per tuffarci, noi grigi uomini del duemila,
in quella felicità e perfezione di colori
e magiche sfumature
che riempiono l’orizzonte
e il nostro spirito
imprigionato
…nel grigio fumoso della metropoli.
Marcella Chirico ®2016
I miei due Angeli
I miei due Angeli
sono scesi dal Paradiso
scivolando su un raggio di luna
in una notte qualsiasi di tanto tempo fa
e sono ancora qui.
Hanno bussato
con un tocco senza suono,
leggero,
che nessuno ha udito.
Sono tra queste mura,
impalpabili,
lievi come il fruscio di un’ala di farfalla
o una lieve brezza
entrata dallo spiraglio di una finestra dischiusa.
Mi fanno compagnia,
sono sempre alle mie spalle,
sento quel calore tiepido
come un alito di vento d’estate
nelle sere d’agosto
sulla spiaggia,
quando il mare ha quel movimento
di piccole onde
che sussurrano un canto di pace.
Marcella Chirico ®2014